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UNA MONETA PER LA RICOSTRUZIONE DOPO IL TERREMOTO

Sono trascorse appena poche settimane dalla devastante scossa che ha di fatto spaccato l’appennino centrale, causando notevolissimi  danni a molti centri urbani ed il loro conseguente abbandono da parte della popolazione.  
Ma già oggi, questa tragedia epocale sembra essere scivolata nel dimenticatoio, superata dalle notizie  e dagli eventi che inesorabilmente  occupano i media nazionali.
Sempre più va diffondendosi nelle popolazioni colpite dal sisma, il sentimento di essere state già abbandonate al loro destino, condannate ad un esilio perenne, lontano dai luoghi a loro più cari. Lo stesso sindaco di Amatrice, in audizione al Parlamento, ha sollevato la questione, ritenendo che “qualcuno “ già si fosse defilato, dimenticando gli impegni presi tanto solennemente all’indomani del sisma.
La nostra proposta, la proposta di Moneta Positiva, ha invece lo scopo di fornire alle persone coinvolte dal terremoto la certezza di un domani migliore, senza dubbi e senza tentennamenti, restituendo loro ciò che purtroppo la natura selvaggia gli ha sottratto.

ANALISI SISTEMA ECONOMICO ISOLA DEI NAUFRAGHI

Immaginiamo di essere naufragati su un’isola deserta con una nave da crociera su cui trascorrevamo le nostre vacanze insieme ad un altro migliaio di persone. 
Supponiamo anche di essere tutti molto fortunati perché non solo non ci sono state vittime, ma l’isola è grande abbastanza per tutti e ricca di risorse di ogni genere, tali da ricreare una sistema economico simile al nostro senza alcun problema. La prima necessità che si presenta è creare una sorta di Governo dell’isola che si occupi di realizzare alcune opere comuni a tutti assolutamente necessarie, per le quali non possono occuparsene i singoli abitanti : la realizzazione di strade, fognature, acquedotti, produzione di energia, scuole, ospedali, ecc… Ma queste opere per essere realizzate, hanno bisogno dell'attività di persone che in cambio devono ricevere del denaro, altrimenti non potrebbero acquistare dagli altri i beni necessari al proprio sostentamento, con il risultato che nessuno sarebbe disposto a farlo.
Si scopre così la seconda necessità fondamentale per sviluppare una economia adeguata e
raggiungere un adeguato livello di benessere per tutti, cioè avere uno strumento monetario che permetta non solo il pagamento delle opere "pubbliche", ma anche l’effettuazione degli scambi di beni e servizi Questo perché il baratto risulta scomodo e inefficiente : come si fa a scambiare la costruzione di una casa con l'acquisto di ortaggi e uova ?

LA SOVRANITA' MONETARIA E' DELLO STATO ITALIANO

La sovranità monetaria è dello Stato Italiano.
Sembrerebbe una affermazione rivoluzionaria, considerato che quasi tutti gli esperti economici ed i politici sono convinti dell'esatto contrario, ma in realtà è una verità deducibile da documenti della Banca d'Italia e della BCE, e confermata anche da analisi storiche e giuridiche che non lasciano spazio a dubbi.
Cominciamo con la definizione di sovranità monetaria, chiarendo che con questa parola "si intende il diritto o potere da parte di un soggetto di emettere o stampare moneta avente validità nel proprio territorio".
Vediamo allora cosa dice la Banca d'Italia sulla sovranità monetaria e sul signoraggio, nella spiegazione che troviamo nel suo sito ufficiale QUI : "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote, queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico."

COME SI TROVANO I SOLDI PER LA RICOSTRUZIONE?

Anche se mi occupo di economia, sono pur sempre un ingegnere strutturista originario delle Marche,
quindi so cosa significa un terremoto, non solo per averlo vissuto più volte come cittadino, ma anche e  soprattutto perché ho visionato per lavoro molti edifici più o meno lesionati. E' una esperienza traumatizzante, perché pensi subito alle persone che ci vivevano. Noi abbiamo la convinzione che gli edifici siano destinati alla nostra protezione, sia nei confronti delle intemperie che delle aggressioni, e facciamo fatica a pensare che possano mettere a rischio la nostra vita.
In realtà possono anche crollarci addosso, se non sono stati costruiti secondo determinate regole sismiche, che oggi abbiamo le conoscenze ed i materiali per applicarle a qualunque edificio.
Sono quindi emotivamente vicino a chi ha subito questa ennesima tragedia, ma vorrei dare un contributo non come ingegnere, ma come studioso di sistemi monetari, per evitare che dopo il danno ci sia anche la beffa di una ricostruzione piena di incertezze e di difficoltà finanziarie.
Qual è la causa di questa incertezza ? Lo Stato non ha i soldi per ricostruire tutto come era prima.
O almeno, per farlo, dovrebbe aumentare il debito pubblico, e questo è un problema.

DI CHI E' LA SOVRANITA' MONETARIA ?

La domanda del titolo ha una grande importanza, perché certamente il denaro è in grado di risolvere la maggior parte dei problemi economici che abbiamo.
Ognuno di noi può avere una idea diversa di come potrebbe farlo, ma è indubbio che se lo Stato potesse creare denaro, avrebbe possibilità economiche che oggi gli sono precluse, quali ridurre il debito pubblico e gli interessi conseguenti, finanziare investimenti produttivi, ridurre le tasse o i costi dei servizi per i cittadini, sostenere le categorie sociali in difficoltà oppure creare nuove opportunità di lavoro.
Insomma una maggiore disponibilità di denaro è in grado di risolvere i problemi economici di uno Stato e quindi diventa importante chiarire chi ha questa possibilità e come la utilizza attualmente.
Tutte le volte che si individua una qualche manovra economica risolutiva, la frase più classica che ci viene ripetuta è che "non ci sono soldi", senza considerare che il denaro, non essendo più legato all'oro, non può essere scarso ma anzi viene anche oggi creato in grandi quantità.
La BCE fa la sua parte attraverso il Quantitative Easing e i prestiti LTRO alle banche, ma la quota maggiore di denaro creato dal nulla, lo creano le banche private attraverso i prestiti all'economia, che generano la moneta elettronica che costituisce più del 90% di tutto il denaro che usiamo.